LE ORIGINI DELL’OSTEOPATIA
Il suo fondatore, il Dr. A.T. Still, visse nella fine del XIX secolo nel Missouri (U.S.A.), insegnava ad usare il corpo con “dita pesanti e una mente in ascolto”. La sua definizione di Osteopatia è “Legge della Mente, della Materia e del Movimento”. In poco più di cento anni, l’Osteopatia si è sviluppata in una scienza medica riconosciuta legalmente. La Gran Bretagna, l’Irlanda e Australia hanno da poco riconosciuto l’Osteopatia nel 1993 come disciplina medica a pieno titolo. Negli USA l’Osteopatia è riconosciuta ed equiparata ad una laurea in Medicina, in Francia è riconosciuta dal 2002. In Belgio è insegnata all’Università, la Germania e i paesi del Nord Europa si stanno allineando con La Gran Bretagna. In Italia, Spagna, Austria e Grecia viene riconosciuta la figura professionale. Ed è praticata con successo in tutto il mondo.
I principi filosofici su cui si basa l’osteopatia sono:
- il corpo è un’unità: la persona è un’unità di corpo e spirito
- il corpo ha una capacità di autoregolarsi, di auto-guarire e di mantenere la salute
- struttura e funzione sono strettamente collegate
- la logica del trattamento è basata sulla comprensione dei principi fondamentali di unità del corpo, autoregolazione e interrelazione tra struttura e funzione.
Qualsiasi sia la condizione anormale da cui il corpo è afflitto, l’obiettivo osteopatico si prefigge di:
- Ristabilire la mobilità (articolare) o la motilità (fasciale, viscerale)
- Migliorare l’apporto sanguigno ed il ritorno venoso e linfatico per ottimizzare l’ossigenazione e la nutrizione cellulare
- Normalizzare l’interazione del sistema nervoso centrale e periferico con il sistema immunitario, endocrino e muscolo-scheletrico
- Bilanciare e coordinare il sistema dei 5 diaframmi e il loro ritmo (il diaframma plantare, pelvico, toraco-addominale, toracico e il tentorium cerebri).
I metodi di applicazione sono :
- Strutturale
- Funzionale
- Craniale
- Fasciale
- Viscerale
- Muscolare
- Somato-emozionale
L’osteopatia integra anche il suo intervento con I’uso terapeutico di diverse metodiche, in complementarietà di altre figure mediche professionali, considerando il paziente come individuo unico, n el suo particolare contesto remoto ed attuale.
COSA PUO’ CURARE L’OSTEOPATIA?
L’Osteopatia non cura patologie, ma promuove la capacità di recupero e guarigione del corpo, ottimizzandone i processi fisiologici e fisici. L’Osteopatia, quale scienza olistica (che si prefigge cioè il riequilibrio del soggetto paziente nella sua interezza e non la cura del sintomo) ha un campo di applicazione amplissimo. L’Osteopatia non si sforza di curare una malattia ma di ripristinare lo scheletro al meglio delle sue possibilità, di migliorare la circolazione sanguigna, affinché il corpo ritrovi, in sé ed attraverso se stesso, lo stato di salute qualunque sia la malattia da cui è affetto. Il trattamento osteopatico utilizza un approccio prettamente manuale ed è indicato per:
Colonna vertebrale: dolori e disfunzioni, con o senza irradiazioni, tipo sciatalgie, crulalgie, lombalgie, lombo-sciatalgie, nevralgie intercostali, dorsalgie, cervicalgie, nevralgie cervico- brachiali, torcicollo, ecc.
Arti: dolori e disfunzioni di tutte le articolazioni, come distorsioni, tendiniti, blocchi articolari, “reumatismi”, ecc.
Cranio: dolori e disfunzioni come mal di testa, emicranie, certe affezioni di carattere ortodontico e disfunzione dell’ATM e della mascella, nevralgie facciali, alcuni problemi degli occhi, sinusiti, ecc.
Visceri: i visceri, come tutti gli organi del nostro corpo, si muovono e dunque possono “bloccarsi”. I loro movimenti dipendono da loro stessi e dalle strutture muscolari e membranose adiacenti. Quando una lampadina elettrica non si accende, il problema può trovarsi nell’interruttore (la colonna vertebrale), oppure nella lampadina stessa (i visceri), così, possono trovare rimedio nell’Osteopatia problemi quali disturbi epatici, cattiva funzionalità della colecisti, gastrite, colite, diarrea, stipsi, cistite, alcune forme di sterilità così come problemi legati al ciclo mestruale, disturbi uro-genitali, disfunzioni tiroidee ed altro.
Pediatria: coliche, stipsi, sonno disturbato, otiti, reflussi, torcicollo miogeno, iperattività, plagiocefalie (asimmetrie craniali e della faccia) Gravidanza: dolori agli arti, al collo, bruciori di stomaco, oppressione toracica, costipazione Ad eccezione delle urgenze mediche e di tutte le lesioni anatomiche gravi dove è necessario un “aiuto esterno” per lottare contro l’aggressore o ristabilire equilibri alterati, l’Osteopatia ci permette di ritrovare lo stato di salute, senza timore di provocare effetti secondari indesiderati.
QUALI SONO I TEMPI E LE MODALITA’ DI VISITA E TRATTAMENTO?
Nella visita osteopatica si affronta:
una diagnosi funzionale relativa ai problemi strutturali o deficit di mobilità e le loro patologie annesse con l’ausilio di test clinici di tipo medico e di tipo osteopatico. La correzione avviene mediante tecniche manuali allo scopo di attivare i meccanismi di reazione neuro-muscolari, neuro-vascolari, e neuro-endocrini. L’osteopata comincia la visita da un’intervista al paziente trascritta in una cartella clinica. Da qui, effettua un esame clinico e i test che gli permettono di stabilire una diagnosi di esclusione; ricerca nel paziente le disfunzioni meccaniche, le restrizioni di mobilità, a livello della colonna vertebrale, delle articolazioni delle ossa del cranio e la mancanza di motilità dei visceri. Utilizza dei test manuali molto precisi, poi si sforza di restaurare, sempre manualmente, la mobilità ridotta o persa. L’osteopata non tratta mai un sintomo solo, ma prende in conto la globalità del paziente, per tale motivo è una scienza olistica, sapendo che la causa iniziale delle disfunzioni può essere lontana, in un’altra regione corporea. Il trattamento osteopatico incoraggia l’omeostasi del corpo e il suo naturale equilibrio. Ciò richiede un’attenta valutazione della sua fisionomia, costituzione corporale,stato psico-emotivo, capacità di recupero, postura, ampiezza dei movimenti attivi e passivi, vitalità espressa nella motilità viscerale, fasciale e nel ritmo cranio-sacrale. Generalmente, il protocollo di trattamento osteopatico si struttura in una seduta a settimana, per 3-4 settimane, con una rivalutazione al termine, in cui si dimette il paziente o se necessario, si opta per un secondo ciclo di trattamento. Il ciclo terapeutico viene vissuto come un percorso condotto insieme tra paziente ed osteopata dove la meta è la guarigione quindi molto dipende dalla tipologia di disfunzione e dalle risposte che il corpo dà al paziente e al terapeuta.
Contatta:
Dott. Marco Marino D.O. Osteopata (scuola CERDO) M.R.O.I. (Membro del Registro Osteopati Italiani) Tel . 338.3073081
Riceve presso:
- Centro Medico Pompili, via G. Garibaldi, 41. –Latina-Tel. 0773 473654.
- ASD Pilates& Fit, via Maira, 36. Tel. 339.3439416- 333. 5860377